I cartoni animati degli anni 80’-’90 sono parecchi, per cui è molto difficile fare una classifica dei top 10.
Di seguito riportiamo la nostra personale classifica, dove nella scelta, rivestono un ruolo importante sia la trama e la qualità del cartone animato, sia la sigla musicale che lo accompagnava.
Inizialmente l’idea era di comprendere nella classifica solamente i cartoni lanciati in Italia negli anni ’90, ma poi ci siamo accorti che grandi cult, di cui non potevamo non fare riferimento, sono stati lanciati nel nostro Paese il decennio precedente, per cui abbiamo aggiunto anche gli anni ’80.
10. Fiocchi di cotone per Jeanie
Questa è probabilmente una delle principali sorprese della nostra classifica, il cartone animato infatti non è conosciuto come altri.
È stato prodotto in Giappone, dalla Nippon Animation, per essere poi trasmesso da Italia 1 nel giugno del 1994.
La trama vuole che la vita di Jeanie cambi drammaticamente dopo l’improvvisa morte della madre. Avendo fatto tesoro della triste esperienza, Jeanie decide di dedicare la propria vita nell’aiutare le persone che soffrono per malattia.
Dopo vari problemi e peripezie, la storia termina con un lieto fine: Jeanie, diventata medico, sposa il suo Stephen, mentre Bill ritrova la voglia di suonare.
Un posto nel nostro top 10 lo diamo sicuramente per la sigla, decisamente originale e cantata dalla nostra Cristina D’Avena.
9. Vola Mio Mini Pony
Nella nostra classifica non poteva mancare un grande classico, apprezzato soprattutto dai bambini più piccoli.
La serie animata è stata prodotta negli Stati Uniti, per poi essere lanciata in Italia con la sigla della divenuta famosissima, Cristina D’Avena.
Il cartone animato è ambientato a “Ponilandia”, una terra fatata dove abitano diverse creature magiche.
Nella Villa del Paradiso i Mini Pony vivono una vita pacifica e serena a base di giochi e musica. Tuttavia, non tutti gli abitanti di Ponyland sono così pacifici, ed i pony spesso si trovano a dover affrontare streghe, troll, goblin, ed altri mostri che vorrebbero eliminare i pony o ridurli in schiavitù.
In loro aiuto c’è una bambina, l’unica umana a cui è permesso entrare a Ponyland, di nome Megan. Essa vive in una fattoria “dall’altra parte dell’arcobaleno” ed è spesso accompagnata da un fratellino di nome Danny ed una sorellina di nome Molly.
8. Sailor Moon
Uno dei manga sicuramente più apprezzati dal pubblico femminile è stato Sailor Moon.
Il cartone animato, esportato in molti Paesi esteri, prende il nome dalla divisa alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie, che è una rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte scuole giapponesi.
Il manga è stato proposto in 5 serie e tra i principali personaggi troviamo: Usagi Tsukino (Bunny) la protagonista del cartone, Mamoru Chiba (Marzio) il suo futuro marito, Ami Mizuno (Amy) guerriera dell’acqua e molti altri.
La sigla italiana è di Cristina D’Avena.
7. Robin Hood
Tratto dal film e dal famoso romanzo di Alexandre Dumas, il cartone è arrivato in Italia nel 1991 su Canale 5.
Ci troviamo in Inghilterra, a cavallo tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII secolo: il castello del giovane aristocratico Robert Huntington viene fatto dare alle fiamme da Lord Alwine, il barone della Contea di Nottinghamshire.
Il ragazzo, assieme ai suoi tre cugini, riesce però a trovare rifugio all’interno della foresta di Sherwood, nella speranza così di scampare alla persecuzione, ed alla fine incontrano un gruppo di banditi guidati dal buffo Little John e salvano dall’agguato di quest’ultimo la carrozza di una dolce e coraggiosa principessa, Lady Marian Lancaster, di cui Robin sarà sempre innamorato.
Dopo aver salvato Lady Marian, i giovani protagonisti vivono varie avventure combattendo ancora contro Alwine ed Hereford i quali continuano sempre ad aspirare al segreto della croce d’oro della fanciulla.
La sigla del cartone è cantata da Cristina D’Avena.
6. I Puffi
Un cartone animato sempreverde che non poteva non stare nella nostra classifica.
I Puffi sono dei personaggi immaginari, nati più di 60 anni fa, dalla fantasia del belga Peyo.
I Puffi sono degli esseri alti pochi centimetri dalla carnagione blu (con la coda piccolissima sul posteriore) e vestiti con berretto e pantaloni bianchi eccetto il capo, Grande Puffo, vestito di rosso.
Vivono in una foresta in casette a forma di fungo che compongono un villaggio invisibile agli occhi degli uomini e ambientato in un’epoca medievale.
I puffi sono tutti uguali fra loro fatto salvo alcuni particolari dell’abbigliamento che ne rendono possibile la diversificazione come qualche accessorio che ne fa dedurre il mestiere, il carattere o la personalità e da cui deriva anche il nome proprio.
Il loro antagonista principale è il mago Gargamella che vorrebbe catturarli, aiutato dal suo gatto Birba, senza però riuscire mai nell’intento.
I Puffi hanno tutti 100 anni di età, tranne il Grande Puffo che ne ha 542.
La sigla è interpretata da Cristina D’Avena.
5. I Griffin
I Griffin, noti anche come Family Guy, è una sitcom animata statunitense, creata da Seth MacFarlane nel 1999.
La famiglia protagonista del cartone è la dissacrante rappresentazione della tipica famiglia all’americana.
Le loro vicende sono fuori dalla realtà, con continui flashback in vari punti della storia che esplicano i comportamenti dei personaggi.
Le trame degli episodi molto spesso non seguono un senso logico, ma sono sempre dotate di una forte vena umoristico-demenziale.
La serie ha vinto 7 Emmy Award su 24 nomination.
4. E’ quasi magia Johnny
Alzi la mano chi da piccolo non aveva una cotta per il personaggio “Sabrina” del cartone animato.
Johnny è un ragazzo quindicenne dai poteri paranormali che, cambiato per l’ennesima volta luogo in cui vivere, conosce la bella Sabrina, la quale gli regala un cappello rosso, e ne rimane subito affascinato.
Ben presto egli conosce anche Tinetta, che si innamora e si avvicina sempre di più a lui.
Johnny si fidanzerà con Tinetta, pur essendo innamorato di Sabrina, ma senza trovare mai il coraggio di rivelare i suoi veri sentimenti.
Fra i tre sorgeranno spesso delle incomprensioni, dovute soprattutto alla titubanza di Johnny, il quale sembra preferire Sabrina, ma non vuole rinunciare all’amore di Tinetta.
Johnny riesce tuttavia ad uscire dalle situazioni più scomode grazie all’uso dei suoi poteri o all’utilizzo di stratagemmi come tornare indietro nel tempo.
La sigla è cantata da Cristina D’Avena.
3. Dragon Ball
Il gradino più basso del nostro podio, è occupato da Dragon Ball.
Dragon Ball ripercorre le avventure del protagonista Goku dall’infanzia all’età adulta, mentre si allena nelle arti marziali ed esplora il mondo alla ricerca di sette sfere magiche, in grado di evocare un drago capace di esaudire un desiderio.
Nel corso del suo viaggio Goku si fa molti amici e affronta numerosi antagonisti che minacciano la pace dell’universo.
Chi non ha mai sognato di essere un Super Sayan?
2. Daitarn 3
Uno dei motivi principali per cui inseriamo anche i cartoni degli anni ’80 in questa classifica, è proprio per la possibilità di introdurre Daitarn 3.
Fu trasmesso proprio nel 1980 per la prima volta in Italia, per poi accompagnare per diversi anni l’infanzia di molti bambini.
All’inizio del XXI secolo, strani avvenimenti e misteriose sparizioni di persone iniziano ad accadere sulla Terra. Dietro c’erano i Meganoidi, cyborg creati su Marte dal professor Haran Sozo, sfuggiti al suo controllo.
A capo della loro collettività ci sono il malvagio Don Zauker, un robot dalla struttura fisica primitiva con un cervello umanoide, che si esprime in modo inintelligibile; e Koros, la sua sacerdotessa e interprete, un inquietante cyborg femminile dal fascino glaciale.
I Meganoidi vogliono schiavizzare l’umanità e trasformare i “migliori” esemplari in Meganoidi. Hanno sviluppato una tecnologia sorprendente con la quale hanno realizzato le Macchine della Morte, una strana sorta di astronavi/robot, spesso dotate di immense mani, che rende i Comandanti Meganoidi in grado di trasformarsi in Megaborg, enormi robot da combattimento.
A contrastare i loro piani c’è Haran Banjo, il figlio del professor Sozo, che pilota il gigantesco robot trasformabile Daitarn 3. Lo affiancano Garrison Tokida (maggiordomo tuttofare) e Beauty Tachibana (bionda mozzafiato, figlia di un famoso imprenditore ex-socio in affari del padre di Banjo). A loro presto si aggiungono Reika Sanjo (ex agente dell’Interpol) e il piccolo Toppy.
La sigla di Daitarn 3, è probabilmente, insieme a quella di Ufo Robot (che non inseriamo nella classifica perché lanciato negli anni ’70) la più bella per un cartone animato.
1. Che campioni Holly e Benji!
Lo ammetto, sono un grande appassionato di calcio, e come molti bambini sono cresciuto a pane ed Holly e Benji!
Un cartone sicuramente lentissimo per alcuni aspetti, quando correvano il campo da gioco sembrava interminabile ed anche i tiri potevano durare un’intera puntata. Per non parlare poi delle super parate del portiere Benji.
Comunque, lato mio, nessun cartone era in grado di creare suspence ed attesa per la puntata successiva, come questo.
Per i pochi che non hanno visto questo cartone animato, la trama è la seguente:
Oliver Tsubasa Hutton è un ragazzino di 12 anni che sogna di vincere i mondiali di calcio con il Giappone.
Appena trasferitosi nella città di Fujisawa, Holly è inizialmente desideroso ad iscriversi nella squadra di calcio della scuola Saint Francis, poiché deciso a conoscere e giocare in squadra col fortissimo portiere e capitano Benjamin Price; prima ancora, però, conosce e fa amicizia col maldestro difensore e capitano della scadente squadra di calcio della scuola Newppy, Bruce Harper ed il centrocampista Tom Becker, anche lui da poco trasferitosi in questa città, i quali, vedendo in Holly un grande potenziale, alla fine lo convincono ad entrare nella squadra medesima. La Newppy riesce grazie ad Holly e Tom a pareggiare il derby proprio contro la Saint Francis.
Tutte le squadre della città si fondono in una sola, la New Team.
La nuova squadra partecipa al campionato nazionale delle elementari e riesce a sconfiggere squadre molto forti come la Hot Dog dei gemelli Derrick, la Mambo di Julian Ross e la Muppet di Mark Lenders ed a vincere il campionato.
Dario Rabozzi