Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha recentemente espresso la propria soddisfazione per l’approvazione a larghissima maggioranza in Commissione Istruzione e Cultura del Senato del disegno di legge sugli ITS.
“L’investimento che stiamo facendo su questo segmento formativo – ha aggiunto – è strategico per lo sviluppo dell’intero Paese. Il via libera di oggi dimostra l’attenzione comune e la responsabilità condivisa nei confronti del settore. Con 1,5 miliardi di euro a disposizione potenzieremo i percorsi, rafforzando la rete, strutturando sempre di più il rapporto con le Regioni e i loro territori, con l’obiettivo di rendere questa offerta più conosciuta e richiesta tra i giovani”.
Cosa si intende per ITS?
ITS è l’acronimo di Istituti Tecnici Superiori e la definizione ufficiale ci è direttamente data dal MIUR che li inquadra come il segmento di formazione terziaria non universitaria che risponde alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.
Quali sono gli ITS in Italia?
Gli ITS in Italia sono correlati a 6 aree tecnologiche, ovvero:
- Efficienza energetica
- Mobilità sostenibile
- Nuove tecnologie della vita
- Nuove tecnologie per il Made in Italy
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo
- Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Quanti sono gli ITS nella nostra Nazione?
In Italia ci sono 120 ITS, così suddivisi:
- 15 Efficienza energetica
- 20 Mobilità sostenibile
- 8 Nuove tecnologie della vita
- 49 Nuove tecnologie per il Made in Italy
- 15 Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo
- 13 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione
La regione italiana che presenta il maggior numero di ITS è la Lombardia con 20, segue la Sicilia con 11, e poi Toscana, Calabria e Campania con 9.
Emilia-Romagna, Piemonte e Lombardia sono le regioni ad avere almeno una Fondazione ITS in tutte le aree tecnologiche.
Redazione