Figure retoriche: Significato, tipologie ed esempi

Le figure retoriche sono tecniche linguistiche che vengono usate per enfatizzare, creare effetti emotivi o migliorare la comprensione di un’idea o di un concetto.
Il loro significato dipende dalla figura retorica specifica che viene utilizzata.

Tipologie

Di seguito 8in rigoroso ordine alfabetico) è riportato un elenco di figure retoriche:

  • Allitterazione: ripetizione di suoni uguali in successione ravvicinata;
  • Anafora: ripetizione di una parola o di una frase all’inizio di frasi successive;
  • Antitesi: utilizzo di termini opposti o frasi contrastanti per creare un effetto di tensione;
  • Assonanza: ripetizione di suoni uguali all’interno di parole diverse;
  • Eufemismo: utilizzo di una parola o di un’espressione più morbida per sostituire una parola o un’espressione più crudele;
  • Iperbole: esagerazione per creare un effetto drammatico o di enfasi;
  • ironia: uso di parole che significano il contrario di quello che si intende veramente;
  • Metafora: utilizzo di un termine o di un’immagine per descrivere qualcosa in modo figurato;
  • Onomatopea: utilizzo di parole che imitano suoni naturali o artificiali;
  • Paradosso: affermazione apparentemente contraddittoria ma in realtà vera;
  • Personificazione: attribuzione di caratteristiche umane a un oggetto inanimato o a un animale;
  • Rime: ripetizione di suoni finali in parole diverse;
  • Sineddoche: utilizzo di una parte per rappresentare un tutto;
  • Similitudine: confronto tra due oggetti diversi per evidenziare le loro somiglianze.

Esempi

Di seguito invece vengono riportati alcuni esempi (sempre in ordine alfabetico):

  • Allitterazione: “La luna luccica lungo le sponde del lago”;
  • Anafora: “A chi crede, niente è impossibile. A chi non crede, niente è possibile”;
  • Antitesi: “L’odio non sconfigge l’odio, solo l’amore lo può fare” – Buddha;
  • Assonanza: “La mia voce è un’eco della mia anima”;
  • Eufemismo: “Passato a miglior vita” invece di “morto”;
  • Iperbole: “Sono così affamato che potrei mangiare un cavallo!”;
  • Ironia: “Che fortuna che piove proprio nel giorno in cui avevo previsto di fare un picnic all’aperto”;
  • Metafora: “La vita è un viaggio”;
  • Onomatopea: “Frull-frull-frull” per descrivere il suono di un frullatore;
  • Paradosso: “Meno sappiamo, più siamo saggi”;
  • Personificazione: “Il vento piangeva nel suo lamento solitario”;
  • Rima: “C’era una volta un re che aveva un fegato enorme.”

Come si distinguono le figure retoriche?

Le figure retoriche si distinguono l’una dall’altra in base alla loro funzione e al loro effetto sulla lingua e sul significato.

Redazione