L’assonometria isometrica è un sistema di proiezione usato in grafica e disegno tecnico per rappresentare oggetti tridimensionali su una superficie bidimensionale.
In questo tipo di proiezione, le tre dimensioni dell’oggetto (lunghezza, larghezza e altezza) sono rappresentate su un piano, mantenendo gli angoli tra i tre assi dell’oggetto.
Questa assonometria è detta “isometrica” perché conserva le proporzioni delle lunghezze lungo i tre assi, il che significa che le misure degli oggetti proiettati sono mantenute in proporzione, senza deformazioni o allungamenti.
Questo tipo di proiezione è utilizzato solitamente in ambito architettonico, ingegneristico e progettuale, dove è importante rappresentare in modo accurato gli oggetti tridimensionali con una rappresentazione bidimensionale, come per esempio in piani di costruzione o schemi di montaggio.
Come si fa una assonometria isometrica?
Per costruire una assonometria isometrica, si possono seguire i seguenti passaggi:
- Disegnare gli assi di riferimento: disegnare i tre assi (x, y, z) sulla superficie di lavoro, facendo attenzione a disegnarli ad angoli uguali tra loro (di solito 120 gradi);
- Definire la scala: definire una scala di misura da utilizzare per la rappresentazione dell’oggetto, in modo da poter mantenere le proporzioni durante il disegno;
- Disegnare la forma base dell’oggetto: disegnare la forma base dell’oggetto (ad esempio un cubo), facendo attenzione a posizionarla lungo gli assi in modo da definire la sua posizione nello spazio;
- Aggiungere i dettagli: una volta disegnata la forma base dell’oggetto, è possibile aggiungere i dettagli come i bordi e le superfici laterali;
- Rappresentare le parti nascoste: rappresentare anche le parti nascoste dell’oggetto, utilizzando linee tratteggiate o intervallate, in modo da avere una rappresentazione completa dell’oggetto;
- Colorare l’oggetto (opzionale): se si desidera, è possibile colorare l’oggetto per dare maggior realismo alla rappresentazione.
In sintesi, per realizzare una assonometria isometrica è importante avere una buona conoscenza degli elementi di base della geometria e della rappresentazione grafica, oltre a utilizzare strumenti di disegno adeguati come righelli, compassi, matite e gomme.
Come riportare le misure?
Per riportare le misure in assonometria isometrica, è importante considerare che le dimensioni lungo gli assi x, y e z sono mantenute in proporzione, ma non corrispondono necessariamente alle stesse dimensioni dell’oggetto nella realtà.
Di solito, le misure vengono riportate come una combinazione di lunghezza, larghezza e altezza, e vengono rappresentate sul disegno utilizzando linee di riferimento e numeri.
Ad esempio, se si sta mostrando un cubo con una lunghezza di 4 cm, una larghezza di 4 cm e un’altezza di 4 cm, si possono seguire questi passaggi per riportare le misure:
- Disegnare il cubo sulla superficie di lavoro in assonometria isometrica;
- Utilizzando una linea di riferimento parallela all’asse x, disegnare una linea che rappresenti la lunghezza del cubo. Etichettare questa linea con il valore corrispondente, ad esempio “4 cm”;
- Utilizzando una linea di riferimento parallela all’asse y, disegnare una linea che rappresenti la larghezza del cubo. Etichettare questa linea con il valore corrispondente, ad esempio “4 cm”;
- Utilizzando una linea di riferimento parallela all’asse z, disegnare una linea che rappresenti l’altezza del cubo. Etichettare questa linea con il valore corrispondente, ad esempio “4 cm”;
- Verificare che le misure riportate siano in proporzione rispetto all’oggetto rappresentato.
È infine importante ricordare che le misure riportate in assonometria isometrica sono indicative e devono essere considerate come una stima approssimativa delle dimensioni reali dell’oggetto.
Inoltre, è possibile utilizzare diverse tecniche per riportare le misure, come ad esempio la rappresentazione di linee diagonali o la costruzione di sezioni trasversali, a seconda delle esigenze del disegno.
Quali sono i 3 tipi di assonometria principali?
I tre tipi di assonometria sono:
Assonometria isometrica: in questo tipo di assonometria, gli assi x, y e z sono disposti a 120 gradi gli uni dagli altri e le dimensioni lungo questi assi sono mantenute in proporzione, il che significa che gli oggetti appaiono senza deformazioni o allungamenti. Questo tipo di assonometria è utilizzato comunemente in ambito architettonico, ingegneristico e progettuale.
Assonometria obliqua: in questo tipo di assonometria, un asse (di solito l’asse z) è rappresentato verticale, mentre gli altri due assi (x e y) sono rappresentati inclinati.
Le dimensioni lungo gli assi non sono mantenute in proporzione, ma possono essere indicate utilizzando linee di riferimento e numeri.
Assonometria prospettica: in questo tipo di assonometria, gli assi non sono disposti ad angoli uguali tra loro, ma sono rappresentati in modo tale da simulare la visione prospettica dell’oggetto.
Le dimensioni lungo gli assi non sono mantenute in proporzione e possono essere indicate utilizzando linee di riferimento e numeri. Questo tipo di assonometria è utilizzato comunemente in ambito artistico e di design per rappresentare oggetti in modo più realistico.
Qual è l’ assonometria più facile?
La risposta dipende dalle abilità e dalle preferenze della persona che sta eseguendo il disegno in assonometria.
Solitamente, l’assonometria isometrica è considerata più facile rispetto ad altre forme di assonometria, in quanto gli assi sono disposti a 120 gradi gli uni dagli altri e le dimensioni lungo questi assi sono mantenute in proporzione.
Ciò indica che gli oggetti appaiono senza deformazioni o allungamenti e il disegno può essere eseguito con più facilità.
Inoltre, l’assonometria isometrica è il tipo di assonometria più utilizzato in ambito architettonico, ingegneristico e progettuale, il che la rende più familiare a molte persone. Tuttavia, la scelta del tipo di assonometria dipende sempre dallo scopo del disegno e dalle esigenze del progetto.
Redazione