La nascita ufficiale dell’Università di Pisa risale al 3 settembre 1343 quando Papa Clemente VI, con la bolla “In supremae dignitatis, concesse allo Studio Pisano il riconoscimento di Studio Generale dotato degli insegnamenti di teologia, diritto canonico e civile, medicina “et qualibet alia licita facultate”.
I primi decenni di vita dello Studio non furono certamente facili anche per le gravi difficoltà economiche, legate alle vicende politiche e sociali della città, passata sotto i Visconti nel 1399 e conquistata dalla Repubblica di Firenze nel 1406.
Nel 1449 l’Università finì addirittura per essere chiusa.
Tra la fine del Quattrocento e per tutto il secolo successivo, l’Ateneo conobbe fasi alterne di crisi e di espansione sempre connesse ai fatti politici toscani.
Fu Lorenzo de’ Medici a volere la ricostituzione dello Studio Pisano che riaprì nel 1473.
Egli ordinò anche la costruzione, nella Piazza del Grano, di un edificio ad hoc, il futuro Palazzo della Sapienza.
Dopo lo spostamento a Firenze dell’Ateneo nel 1497, la riapertura dell’Università a Pisa avvenne solo nel 1543 grazie al duca Cosimo I dei Medici.
Nel 1589, Galileo Galilei fu docente di Matematica dell’Ateneo dopo esserne stato studente.
Negli anni successivi non vi furono sostanziali cambiamenti fino all’annessione della Toscana all’impero napoleonico che portò alla trasformazione dello Studio in Accademia imperiale, succursale dell’Università di Parigi.
Vennero istituite 5 Facoltà (Teologia, Giurisprudenza, Medicina, Scienze e Lettere) e furono introdotti gli esami di profitto, le tesi di laurea e i diversi titoli di studio.
Nel 1839 Pisa ospitò il primo congresso degli scienziati italiani a cui parteciparono oltre 400 studiosi nelle varie discipline e si propose alla comunità nazionale come luogo di grande apertura intellettuale e politica.
Proprio in questo periodo l’Ateneo fu al centro di un’importantissima riforma, che portò a 6 le Facoltà: Teologia, Giuirisprudenza, Lettere, Medicina, Matematica e Scienze naturali.
I circa 600 studenti iscritti, di cui un centinaio stranieri, potevano usufruire di un’offerta didattica di una cinquantina di insegnamenti articolati in 9 corsi di laurea o di licenza.
Con l’avvento dello Stato Italiano, la legge 31 luglio 1862 riconobbe l’Ateneo pisano come una delle sei Università primarie nazionali, insieme a Torino, Pavia, Bologna, Napoli e Palermo.
Nel corso del Novecento l’Ateneo ha continuato ad accrescersi, e sono state istituite le facoltà di Ingegneria e Farmacia e dopo la seconda guerra mondiale le Facoltà di Economia e Commercio, Lingue e Letterature Straniere e Scienze Politiche.
Nel 1969 a Pisa è nato il primo corso di laurea in informatica e nel 1983 il primo corso di dottorato in informatica.
Con l’avvento della legge 9 maggio 1989 n. 168, è stata riconosciuta l’autonomia universitaria l’Università di Pisa ha adottato un proprio Statuto e propri Regolamenti.
Scopriamo l’attuale ateneo pisano con alcuni dei numeri principali:
- 20 dipartimenti
- 17 biblioteche
- 13 musei e collezioni
- 59 corsi di laurea di I livello
- 72 corsi di laurea di II livello
- 9 corsi di laurea a ciclo
- 405 Immatricolati
- 605 Laureati (nel 2020)
- 518 personale docente
- 572 personale tecnico amministrativo
Sedi e contatti
Sede di Pisa: Lungarno Antonio Pacinotti, 43, 56126
Telefono: 050 221 2111
Corsi di studio
Aree di Laurea Corsi Triennali
- Agraria e Veterinaria
- Discipline umanistiche
- Ingegneria
- Medicina e Farmacia
- Scienze giuridiche, economiche e sociali
- Scienze matematiche, fisiche e della natura
Aree Magistrali a Ciclo Unico
- Agraria e Veterinaria
- Discipline umanistiche
- Ingegneria
- Medicina e Farmacia
- Scienze giuridiche, economiche e sociali
- Scienze matematiche, fisiche e della natura
Modalità di accesso
I corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche sono a numero programmato e gli studenti che intendono accedere dovranno sostenere il concorso di ammissione previsto dalla normativa vigente.
Per il corso di laurea triennale in del prodotti erboristici e della salute non è previsto un numero programmato, ma solo un test di valutazione per verificare le competenze iniziali dello studente nelle materie di base (matematica, fisica, chimica e biologia).
Per il corso di laurea magistrale in Scienze della nutrizione umana non è previsto nè un concorso di ammissione nè un test di valutazione.
Link utili
- Sito ufficiale dell’ateneo
- Offerta formativa
- Tasse Universitarie
- Orientamento per futuri studenti
- Servizi proposti