Parma, nel passato, era già qualificata come città culturale e costante meta di intellettuali.
L'”humus” culturale era talmente consolidato che a Parma operano umanisti quali Beroaldo, Ugoleto, Grapaldo, artisti come il Correggio e il Parmigianino.
Con l’avvento dei Farnese, dopo il 1545, si assiste ad una grande ripresa della politica culturale: la magnificenza dei duchi favorisce la progettazione e la realizzazione di opere architettoniche tese a trasformare Parma in capitale di respiro europeo.
La dinastia dei Borbone, succeduta nel 1748 all’estinta casa Farnese e ad un breve interregno austriaco, non solo prosegue la politica culturale dei predecessori, ma attraverso l‘emanazione delle “Costituzioni per i nuovi regi studi” (1768) dà compiuto regolamento a tutto il settore dell’istruzione, dalle scuole primarie all’università; fonda inoltre le istituzioni indispensabili allo sviluppo della società civile, come la Biblioteca Palatina, il Museo d’Antichità, l’Orto Botanico, l’Osservatorio Metereologico, l’Accademia di Belle Arti.
L‘Università degli Studi di Parma si amplia nella didattica di fisica, di teatri di anatomia, di una Scuola di Veterinaria.
Nel periodo napoleonico l’Università subisce le vicende delle altre istituzioni universitarie.
Durante la Restaurazione e l’insediamento di Maria Luigia d’Austria (1816) l’Università riprende la sua tradizionale configurazione.
Il governo illuminato della duchessa aggiunge agli istituti esistenti quelli di Chimica farmaceutica e di Ostetricia, potenziando la scuola di Veterinaria.
Ma, in seguito ai moti del 1831, cui aderiscono studenti e docenti, la duchessa sospende l’attività didattica nell’ateneo, trasferisce a Piacenza la Facoltà di Giurisprudenza, divide in due tronconi la Facoltà di Filosofia.
Nel 1859 l’Università riprende la sua piena attività, anche se si vede mutilata di alcune Facoltà per decreto del prodittatore Luigi Carlo Farini. Segue una fase di assestamento che vede ancora una volta la Città impegnata a tutelare la sua Università.
Dopo avere riconquistato la qualifica di Ateneo di primo grado nel 1887, per tutta la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento sono attive a Parma le Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, Veterinaria e Farmacia.
Si registra un rilevante e progressivo incremento dell’offerta formativa, ed è da questi anni che l’Ateneo, dalla prevalente collocazione dei corsi nella sede centrale di via Università, avvia una progressiva diffusione nel tessuto cittadino.
Nel 1986 è istituita la Facoltà di Ingegneria, più recentemente quelle di Agraria (a.a. 1993-94), Architettura (a.a. 1999-2000), Psicologia e Scienze Politiche (a.a.2005-06).
Tra gli anni Settanta e Ottanta l’Ateneo procede all’acquisizione dell’area agricola di 77 ettari, nella zona sud della Città, sulla quale sorgerà quello che oggi è il Campus Scienze e Tecnologie. Sono qui costruite, grazie a importanti finanziamenti statali, le prime strutture destinate a ospitare aule e laboratori per gli insegnamenti di Chimica, Fisica, Biologia.
Negli anni Ottanta, grazie alla generosità dell’imprenditore Pietro Barilla, si sviluppa l’insediamento al Campus della Facoltà di Ingegneria: Barilla dona in due tranche otto miliardi di lire, la più alta donazione di un privato a un’Università pubblica nella storia del Paese, per la costruzione della sede didattica della facoltà, che da allora forma tecnici di alta professionalità capaci di promuovere e gestire l’innovazione tecnologica.
Oggi il Campus Scienze e Tecnologie è cuore di sviluppo e innovazione per tutto il territorio.
Vanno inoltre segnalate l’ampia diffusione delle iniziative culturali di divulgazione scientifica definite di “Terza missione” e l’intensa attività di cooperazione nell’ambito dei programmi dell’Unione Europea e di altri progetti internazionali, con una forte spinta nella direzione dell’internazionalizzazione.
Tutto questo, i numerosi servizi per gli studenti. l’attenzione alla didattica di qualità, all’innovazione, alla qualità della ricerca e alle esigenze del mercato del lavoro fanno dell’Ateneo uno dei poli universitari più importanti e conosciuti in Europa.
La missione di UNIPR è quella di promuovere la creazione, il trasferimento e il progresso della conoscenza per rispondere ai bisogni di alta formazione e di ricerca della Società, sostenendone l’apertura anche a livello internazionale-
La visione è invece quella di fare in modo che L’Università di Parma sia un luogo privilegiato di alta formazione e di progresso della conoscenza, con l’obiettivo di concorrere allo sviluppo della Società attraverso la promozione culturale e civile delle persone.
Sedi e contatti
Sede di Parma: Str. dell’Università, 12, 43121
Telefono: 0521 902111
Corsi di studio
I corsi di Laurea si distinguono nelle seguenti aree didattiche.
Per ogni area ci sono più corsi, se volete approfondire.
- Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali
- Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali
- Dipartimento di Ingegneria e Architettura
- Dipartimento di Medicina e Chirurgia
- Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale
- Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco
- Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali
- Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche
- Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie
Modalità di accesso
I test di ammissione nei corsi di laurea a numero programmato, variano in relazione all’area didattica, ovvero:
- Dipartimento di Ingegneria e Architettura
- Dipartimento di Medicina e Chirurgia
- Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie
Per i dettagli delle modalità di ammissione dei diversi dipartimenti, si rimanda all’apposita sezione e sul sito ufficiale del Università di Parma.
Link utili
- Sito ufficiale dell’ateneo
- Offerta formativa
- Tasse Universitarie
- Orientamento per futuri studenti
- Servizi proposti